In occasione degli eventi del 6 e del 7 novembre 2020, il professore fa il punto sul sistema di protezione legale collettiva, ratificato lo scorso anno: “Adesioni per un futuro più sereno, sicuro e tutelato, a vantaggio dell’intera categoria”

ROMA – Il 6 e il 7 novembre 2020 si svolgerà in modalità on line l’assemblea straordinaria e ordinaria dei soci Siot, Società italiana di Ortopedia e Traumatologia, nel rispetto delle misure anti-Covid 19.

Alla vigilia degli eventi, Comunicazione Sanitaria ha intervistato il presidente Siot, Francesco Falez, per fare il punto della situazione sulla novità relativa al sistema di protezione legale collettiva, introdotto dopo il congresso nazionale dello scorso anno.

IL SISTEMA DI PROTEZIONE LEGALE COLLETTIVA

Il presidente Falez al microfono di Valentina Pigliautile (riprese e montaggio di Alessio Taranto) ha spiegato la ratio posta alla base del progetto: “Il sistema non è un’assicurazione alternativa a quella che ciascuno di noi può aver fatto nel corso degli anni. Il progetto è di più ampio respiro: mira alla tutela legale di una categoria di professionisti”.

Per questo motivo, la Siot ha cercato di ampliare l’offerta non solo in termini di colpa grave, ma ha pensato a tutti gli ambiti in cui gli operatori ortopedici possono in concreto venirsi a trovare.

MILLE ADESIONI A CONFERMA DELLA CREDIBILITA’ DEL SISTEMA

Ad oggi, la Società italiana di Ortopedia e Traumatologia conta quattromila soci. “Il sistema di protezione legale collettiva ha raggiunto la quota di mille adesioni: non è tanto, ma è un numero significativo che dà credibilità al progetto”, ha detto il presidente Falez.

Per quale motivo è importante aderire al sistema di protezione legale collettiva? La risposta del professore Francesco Falez: “Ad oggi è importante che tutti crediate nel progetto perché soltanto attraverso la vostra partecipazione, sarà possibile realizzare un censimento sulla nostra categoria: il nostro compito è quello di contrastare i premi assicurativi che ci vengono posti, basandoci sulla nostra reale sinistrosità”. Non solo. “Al tempo stesso, ci permette di identificare i nostri punti deboli: dove sono? In pronto soccorso o in traumatologia? In tal modo, è possibile mettere a punto azioni correttive formative per ridurre i sinistri”, ha spiegato Falez.

I NUMERI DEI SINISTRI NON GIUSTIFICANO I PREMI ASSICURATIVI

In tutto l’anno, stando ai dati resi noti dalla Siot, ci sono stati 23 sinistri: “Non si tratta di numeri enormi, tali da giustificare i premi assicurativi, ma ancor meno la facilità di recessione dei contratti che ad oggi ci vengono dati dalle compagnie assicurative”, ha evidenziato il presidente della società. Da qui l’appello ai soci Siot: “Vi invito a essere parte del sistema che serve a proteggere la nostra comunità ortopedica da attacchi delle compagnie assicurative ingiustificati. Per un futuro più sereno, sicuro e tutelato”.

In occasione del virtual Siot, per effetto delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid, è disponibile un centro virtuale di comunicazione per fornire tutte le informazioni relative alsistema di protezione legale collettiva, rispetto al quale c’è già stata un’intensa campagna mediante newsletter.