08/12/2015
di Valentina Isernia
L’ha ribattezzato “mister Obi”, perché vedendoselo girare attorno 24 ore su 24 il processo di umanizzazione è stato naturale.
Si chiama Giraff plus, è il robot salvavita frutto della collaborazione tra diversi paesi della Ue, enti di ricerca e aziende sanitarie.
“Mister Obi”, si prende cura di nonna Lea, brillante blogger italiana 94enne, diventata la testimonial del progetto attraverso una gran quantità di sensori che ne monitorano non solo i parametri vitali (pressione, glicemia, temperatura, battito cardiaco…) ma anche la sua routine e i suoi movimenti nella quotidianità.
L’integrazione delle ICT e dei prodotti e servizi per la salute rappresentano infatti una grande opportunità per i cittadini europei, la cui aspettativa di vita s’è innalzata notevolmente negli ultimi anni.
Per questo l’Ue si mostra molto attenta al tema della spesa pubblica legata all’anzianità: tra il 2010 e il 2060 la spesa complessiva per pensioni, sanità, assistenza a lungo termine, sussidi di disoccupazione e istruzione aumenterà di quasi il 20 per cento, mentre quella per le cure a lungo termine raddoppierà. Secondo l’Ageing Report 2012 il rapporto tra persone che lavorano e quelle ormai ‘inattive’ si sta spostando infatti dall’odierno 4-1 al 2-1 previsto entro il 2060.
Un motivo in più per investire, oggi, in ricerca applicata nell’ambito dell’e-health. I fondi europei destinati alla sanità innovativa non mancano