I lavori della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, iniziati a Roma il 4 novembre scorso, termineranno il 7 novembre. “Assegneremo un riconoscimento a personalità che rappresentano esempi virtuosi dell’Italia che resiste e riparte nonostante le difficoltà”, dice il presidente Paolo Tranquilli Leali. Nelle prime giornate, ricche di contenuti scientifici, anche gli interventi della ministra per il Sud, Mara Carfagna, e dell’ex ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin.

 

È in pieno svolgimento la terza giornata dell’edizione “Special Issue” del Congresso Nazionale della SIOT che quest’anno si svolge in formula ibrida, sia in presenza che da remoto.

Presso il centro congressi Rome Cavalieri Waldorf Astoria erano attesi 700 specialisti: le iscrizioni hanno invece toccato quota 1.140, tutti accolti nel rispetto delle misure anti covid-19. I partecipanti da remoto sono stati circa 3.000 al giorno.

Il ritorno in presenza è stato fondamentale, perché un conto è parlare e condividere dal vivo, altro farlo dietro uno schermo”, dice il presidente SIOT, il professor Paolo Tranquilli Leali. “Mancano i contatti, le emozioni, l’empatia, temi che per noi medici sono fondamentali nel rapporto con i pazienti. E sappiamo bene quanto abbia pesato la pandemia da questo punto di vista. La possibilità di organizzare le giornate in presenza, sia pure con una limitazione numerica, è un segnale importante che conferma quanto il nostro Paese sia stato resiliente e abbia imboccato la strada del ritorno alla normalità”.

 

I temi del congresso SIOT

Durante le giornate del 4-5-6 novembre si sono tenute  21 tavole rotonde dedicate a temi di grande interesse per la categoria: traumatologia, chirurgia protesica di ginocchio, anca, spalla e mano, chirurgia ortopedica pediatrica, la gestione delle infezioni, artroscopia, medicina dello sport, fratture da fragilità ossea, la ripresa dell’attività sportiva in seguito all’impianto di una protesi, prevenzione dell’osteoporosi, nuove protesi, robotica, chirurgia del rachide, biotecnologie, medicina rigenerativa, oncologia e telemedicina.

Una serie di approfondimenti e aggiornamenti molto preziosi per i medici specialisti, per i quali è stata scelta una formula di dibattito innovativa: invece della classica relazione frontale con slide, sono state organizzate delle “mini battle”. Si tratta di confronti scientifici in punta di fioretto tra diverse tesi portate avanti da due “contendenti”, sotto lo sguardo di un collega che presiede ciascuna sessione. Pochi minuti per ciascun relatore e domande in coda, gestite con un approccio diretto e immediato. Questa soluzione organizzativa ha raccolto un grande apprezzamento dei medici che hanno potuto approfondire tematiche scientifiche molto complesse in una modalità smart. Per la cronaca, la maggior parte delle “mini battle” si sono chiuse con un pareggio.

 

La Commissione Pari Opportunità e Medicina di Genere

La SIOT è stata la prima fra le società chirurgiche italiane ad aver istituito la Commissione Pari Opportunità (CPO) al fine di promuovere la gender equality in ambito sanitario, e la commissione Medicina di Genere (MdG) che si occupa di studiare l’impatto che hanno le differenze di genere intese come differenze socio-economiche, culturali e biologiche – definite dal sesso dell’individuo – sullo stato di salute e di malattia. In occasione dei lavori congressuali, la Commissione presenterà un video con testimonianze internazionali e l’opuscolo dal titolo “Che Genere di Ortopedia”, con il quale è stato fatto il punto della diversificazione di genere.

 

Il messaggio della ministra per il Sud Mara Carfagna

Nella mattinata di ieri è giunto il video messaggio della Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna che si è complimentata con la SIOT per l’istituzione della Commissione Pari Opportunità: “Un bellissimo primato e un esempio che spero sarà seguito da altre società scientifiche. L’esperienza del Covid19 ha diffuso una più alta consapevolezza del dolore e della cura e, al tempo stesso, ha radicalmente modificato lo sguardo dei cittadini”, ha detto. “Nei giorni della pandemia, medici e personale sanitario sono stati, si è detto davvero senza retorica, i nuovi eroi, gli esempi da imitare e incoraggiare. Su voi medici gravano responsabilità maggiori che in passato, anche collegate ai consistenti investimenti in sanità del PNRR che vanno realizzati con il contributo di tutti. Sono certa che sarete all’altezza di questa nuova pagina come, peraltro, dimostra la qualità di questo congresso”, ha concluso la Ministra.

QUI IL VIDEO: https://fb.watch/95WEgIGw4X/

 

L’intervento dell’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin

L’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, ha raggiunto di persona la sede congressuale per sottolineare l’importanza della medicina di genere, come ha già fatto più volte nel corso della sua esperienza governativa e, in particolare, in occasione del G7 dei ministeri della Salute che si è svolto a Milano nel 2017.

L’onorevole Beatrice Lorenzin ha scelto lo stand della Commissione Pari Opportunità della SIOT per un commento sul Disegno di legge su mercato e la concorrenza, presentato ieri dal Governo Draghi, e in particolare sulla sezione denominata “Concorrenza e tutela della salute” che contiene una norma che riguarda le selezioni per i “Primari” delle strutture complesse degli ospedali pubblici. L’intento della norma è rendere più trasparenti le selezioni dei direttori, limitando la discrezionalità dei direttori generali e rafforzando l’imparzialità della commissione.

Lorenzin, con al suo fianco la dottoressa Daniela Dibello una delle tre Primarie di reparti di Ortopedia in Italia, e la dottoressa Silvia Spinelli, ortopedica e coordinatrice delle Commissioni Cpo-MdG della SIOT, ha voluto lodare questa iniziativa del Governo, pur annunciando la presentazione di un emendamento al Disegno di legge sul tema del raggiungimento di un maggiore equilibrio tra i generi nella nomina dei primari. Sul tema della salute delle donne, per l’ex ministra restano fondamentali la promozione delle campagne di prevenzioni e gli screening gratuiti in base alle fasce d’età della popolazione femminile.

QUI IL VIDEO: https://vimeo.com/642707826

 

Il premio al Generale Figliuolo

 Per la prima volta, la SIOT assegna il premio “Albero d’Oro”, istituito quest’anno per consegnare un riconoscimento alle personalità che si sono distinte in particolari settori. “Quest’anno lo conferiamo per la resilienza e la ripartenza, perché per ripartire bisogna aver resistito”, dice il presidente SIOT Paolo Tranquilli Leali. “L’idea è nata dalla necessità e, al tempo stesso, dall’opportunità di essere sempre più vicini alla realtà sociale del nostro Paese e ai nostri pazienti intesi come cittadini di una comunità e per questo siamo usciti dal ristretto ambito scientifico e ci siamo confrontati con quello che avviene in Italia e nel mondo: lo scenario attuale che viviamo tutti è diretta conseguenza della pandemia e della capacità di resilienza perché per ritornare alla vita normale, pre Covid, bisogna aver resistito con forza e tenacia”, spiega.

Sono cinque i premiati di questa prima edizione, espressione della resilienza in ambito sanitario, sportivo ed economico: il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo con il quale la campagna di vaccinazione prosegue con la somministrazione della terza dose, dopo aver raggiunto l’83,3 per cento della popolazione con seconda dose, gli atleti della nazionale paralimpica e la componente del consiglio di amministrazione della Pacini Editore Spa, Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione imprenditoriale pisana.

Il generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, nato a Potenza, frequenta l’Accademia militare di Modena e dopo le prime attività di comando in Kosovo, nei primi anni 2000 diventa responsabile del contingente italiano in Afghanistan con il grado di colonnello. Dal 2018 ricopre il ruolo di comandante logistico dell’Esercito e, il primo marzo 2021 viene nominato commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure sanitarie di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Proprio per quest’ultima attività la SIOT ha assegnato al generale l’Albero d’oro “per la dimostrata resilienza al Covid 19 e l’impegno profuso per una rapida ripartenza”.

 

Gli altri premiati

Grande esempio di resilienza è quello degli atleti azzurri che hanno partecipato alle recenti Paralimpiadi di Tokyo. In particolare la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia ha individuato tre protagonisti: Antonio Fantin, Ambra Sabatini e Riccardo Vernole.

Per Antonio Fantini, questa la motivazione: “Autentica incarnazione di resilienza, volontà di rinascita e di ripartenza”. Il ventenne nuotatore friulano, colpito da una malformazione artero-venosa all’età di tre anni e mezzo, ha già vinto tre titoli mondiali e otto europei ed è detentore di diversi record sui 50 e 100 metri stile libero. A Tokyo 2020, vince 1 oro, 3 argenti e 1 bronzo laureandosi campione paralimpico nei 100 metri stile libero.

Per Ambra Sabatini, perché “Autentica incarnazione di resilienza, volontà di rinascita e di ripartenza”, la diciannovenne livornese ha praticato attività sportiva fin da piccola, approdando all’atletica leggera come mezzofondista. Vittima di un incidente stradale nel 2019 subisce l’amputazione della gamba sinistra. Ancora in ospedale, inizia a fare ricerche sul mondo paralimpico e delle protesi e l’anno dopo torna a gareggiare, stavolta nella velocità, fino a vincere la medaglia d’oro nell’incredibile tripletta azzurra dei 100 metri di Tokyo 2020.

Per Riccardo Vernole la motivazione racchiude la sua storia degli ultimi dodici anni: “L’uomo che trasforma i sogni in realtà – per ripartire al di là di ogni limite”. Chiamato a dirigere la nazionale della Federazione Italiana di Nuoto Paralimpico nel 2009, si concentra non tanto sugli aspetti tecnici in vasca, quanto su un progetto a lungo termine per migliorare il livello organizzativo e tecnico di tutta la federazione, portando il risultato dalle 3 medaglie di Pechino 2008 alle 39 di Tokyo 2020.

Per il settore imprenditoria, SIOT premia Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione industriale Pisana, scelta perché “Simbolo di resilienza e capacità di ripartenza, che ha saputo mantenere l’azienda in attività e crescita nonostante tutto.”. La dottoressa Pacini, infatti, fa parte del consiglio di amministrazione della Pacini Editore Spa, con deleghe alla gestione del personale e all’acquisto e all’attività di contrattualizzazione di libri e volumi. Attività che hanno contribuito a preservare una azienda storica, che opera a Pisa dal 1872, diffondendo, in particolare, volumi di storia e saggistica universitaria, medicina, arte e architettura.

 

Per ulteriori informazioni: https://www.SIOT2021specialissue.it/

UFFICIO STAMPA SIOT

Mario Maffei 393.9801141

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