Il 19 aprile si svolgerà l’edizione 2023 dell’Alcohol Prevention Day con l’obiettivo di favorire e supportare un’adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, consapevolezza e responsabilità sia individuale che sociale
Aprile è il mese della prevenzione alcologica. Per l’edizione 2023, il giorno 19 è stato scelto come Alcohol Prevention Day, dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute e SIA (Società Italiana di Alcologia), AICAT (Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali) ed Eurocare Italia, con l’obiettivo di favorire il dibattito sulle esperienze più significative che hanno trovato espressione durante l’anno, con l’obiettivo di favorire e supportare un’adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, consapevolezza e responsabilità individuale e sociale, e contrastare le fake news. A maggior ragione dopo il periodo pandemico legato alla diffusione del Covid-19.
Il 19 aprile, nella sede dell’Istituto superiore di Sanità, a Roma (in viale Regina Elena), si svolgerà il workshop di respiro internazionale, a cui parteciperanno rappresentanti dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). del Ministero della Salute, dell’ISS (Istituto superiore di sanità), della Società Italiana di Alcologia e dei partner del SSN (Sistema sanitario nazionale). Sarà un’occasione di confronto per affrontare la sfida futura posta dall’evoluzione e dal maggiore impatto delle problematiche causate dall’alcol in funzione dei nuovi scenari epidemiologici ridisegnati dall’emergenza post-pandemica.
Stando a quanto evidenziato dagli organizzatori dell’Alcohol Prevention Day 2023, “in Europa, il consumo di alcol è responsabile di circa 1 milione di decessi ogni anno, 2545 al giorno, e del 5,1% di anni di vita persi nel mondo al netto della disabilità”.
“Le conseguenze negative del consumo di alcol sulla salute sono sempre più provate dall’evidenza scientifica che ha costruito il consenso sul contrasto alle centinaia di condizioni totalmente e parzialmente attribuibili all’uso pur moderato di alcol e di cui i disturbi da uso di alcol (DUA), le psicosi alcoliche, le cirrosi alcoliche rappresentano gli eventi evitabili di un continuum del rischio che richiede e ancora manca d’intercettazione precoce”, si legge nella nota introduttiva al workshop.
I mesi della pandemia segnati dalle restrizioni disposte per contenere la diffusione del contagio da Covid-19, stando a quanto è emerso, hanno peggiorato il rischio relativo allo sviluppo di disturbi da uso di alcol e di oltre 200 malattie, dal cancro a quelle cardiovascolari, alle disfunzioni metaboliche. “Il lockdown a causa dell’isolamento”, ha avuto “effetti sostanziali sulle famiglie e sulla comunità a causa del deterioramento delle relazioni personali e di lavoro, della perdita di lavoro e di produttività, di violenze e maltrattamenti intra- ed extra-familiari”.
Nelle nuove strategie, “l’Action Plan (2022-2030) to effectively implement the Global strategy to reduce the harmful use of alcohol e l’European framework for action on alcohol (2022–2025) la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a prevenire decessi e patologie alcol-correlate, come previsto dagli obiettivi dei Sustainable Development Goals che attende entro il 2025 la riduzione del 10% dei consumi dannosi (SDGs 3.5.2) e l’incremento della copertura dei trattamenti farmacologici, bio-psico-sociali”, ricordano gli organizzatori del workshop. Per il Sistema sanitario nazionale, quindi, la sfida è riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre i conseguenti costi sociali.
Alle autorità nazionali di tutela della salute, l’OMS uno sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere, tenuto conto che “non esistono livelli sicuri per la salute di consumo di alcol in particolare nell’ottica della lotta al cancro”. Sotto questo fronte, la Risoluzione del Parlamento Europeo sull’EU Beating Cancer Plan chiede una “strategia alcol zero per i minori”, assieme alla regolamentazione di pubblicità e sponsorizzazione e alle informazioni in etichetta.
link per approfondire
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_2_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=eventi&p=daeventi&id=620