Il rapporto comunicativo tra il medico e il malato (e, soprattutto, i suoi familiari) è in crisi: reciproca insofferenza e diffidenza, rendono spesso deludente l’inevitabile confronto tra questi due universi.
L’assoluta asimmetria informativa che ha sempre caratterizzato questa relazione è messa oggi in discussione dall’aggressività e intransigenza dei pazienti e dalla loro presunzione di avere una sempre maggiore conoscenza su diagnosi e terapie.
Alcune semplici tecniche e piccole accortezze operative possono facilitare enormemente il difficile rapporto tra medico e paziente.